Trauma infantile e rischio di sindrome da fatica cronica: associazione con la disfunzione neuroendocrina
Il trauma infantile sembra essere un potente fattore di rischio per la sindrome da fatica cronica.
Evidenze che provengono dalle neuroscienze dello sviluppo suggeriscono che l’esperienza precoce programmi lo sviluppo dei sistemi regolatori implicati nella patofisiologia della sindrome da fatica cronica, incluso l’asse ipotalamo-ipofisari-surrene.
Tuttavia il contributo del trauma infantile alla disfunzione neuroendocrina nella sindrome da fatica cronica rimane non ben definito.
E’ stato portato a termine uno studio clinico per replicare le osservazioni relative alla relazione tra il trauma infantile e il rischio di sindrome da fatica cronica, e per valutare le associazioni tra trauma infantile e disfunzione neuroendocrina nella sindrome da fatica cronica.
Lo studio caso-controllo ha coinvolto 113 soggetti con sindrome da fatica cronica e 124 soggetti di controllo identificati da un campione della popolazione generale di 19.381 adulti residenti negli Stati Uniti.
Le principali misure di esito riportate dai soggetti coinvolti nello studio erano traumi infantili ( abusi sessuali, fisici e emotivi; abbandono fisico o emotivo ), psicopatologie ( depressione, ansia e disturbo da stress post-traumatico ) e risposta del cortisolo salivare al risveglio.
Gli individui con sindrome da fatica cronica hanno riportato livelli significativamente più alti di trauma infantile e sintomi psicopatologici rispetto ai controlli.
L’esposizione a un trauma infantile è risultata associata a un aumento di 6 volte del rischio di sindrome da fatica cronica.
Gli abusi sessuali, gli abusi emotivi e l’abbandono emotivo sono risultati gli eventi più efficaci nel distinguere i pazienti con sindrome da fatica cronica dai controlli.
E’ stata riscontrata una relazione graduale tra il livello di esposizione e il rischio di sindrome da fatica cronica.
Il rischio di sindrome da fatica cronica trasmesso dal trauma infantile è risultato ulteriormente aumentato con la presenza di sintomi di disturbo da stress post-traumatico.
Solo gli individui con sindrome da fatica cronica e con esposizione a trauma infantile, ma non quelli con sindrome da fatica cronica senza esposizione, hanno mostrato una diminuzione delle concentrazioni di cortisolo salivare dopo il risveglio rispetto ai controlli.
In conclusione, i risultati di questo studio hanno confermato che il trauma infantile costituisce un importante fattore di rischio per la sindrome da fatica cronica.
Inoltre, la disfunzione neuroendocrina, caratteristica tipica della sindrome da fatica cronica, è sembrata essere associata a trauma infantile, e ciò probabilmente riflette una vulnerabilità dovuta a traumi precoci dello sviluppo.
Questi dati hanno dimostrato di essere fondamentali per la ricerca patofisiologica e per identificare bersagli per la prevenzione della sindrome da fatica cronica. ( Xagena2009 )
Heim C et al, Arch Gen Psychiatry 2009; 66: 72-80
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